“Nikola Tesla. Lectures” Una performance ad alta tensione
“Nikola Tesla. Lectures”, spettacolare performance/conferenza/esperimento di Lorenzo Bazzocchi prodotta da Masque teatro, va in scena negli spazi di Atelier Sì a Bologna venerdì 19 gennaio alle ore 19.30 e sabato 20 gennaio alle ore 21, preceduta da una introduzione dello stesso Bazzocchi.
In “Nikola Tesla. Lectures”, Lorenzo Bazzocchi, fondatore e direttore di Masque, con la collaborazione di Eleonora Sedioli, affronta la storia del geniale scienziato serbo naturalizzato statunitense definito dai suoi ammiratori contemporanei “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” per le sue rivoluzionarie scoperte in diversi settori delle scienze applicate, ma emarginato e ostracizzato mentre era ancora vivo. Di questo misconoscimento, che non ha uguali nella storia della scienza tanto fu violento e feroce, Masque teatro fa una narrazione puntale e circostanziata, collegando l’eccezionalità delle invenzioni di Tesla, decisamente troppo in anticipo sui tempi, alla loro aperta contrapposizione con gli interessi della nascente industria elettrica americana (che lo stesso Tesla aveva contribuito a far decollare).
Il racconto di Masque teatro è potenziato da esperimenti dimostrativi dello straordinario universo delle ricerche teslane, in particolare quello della trasmissione di corrente elettrica senza fili (già nel 1900 Tesla, nel cercare finanziamenti per il suo lavoro, parlava della costruzione di un sistema mondiale, globale…). L’esperimento – quel “Wireless transmission of power” concepito e realizzato da Tesla a Colorado Springs sul finire del diciannovesimo secolo – viene replicato in scena, ovviamente in scala minore, con il sistema di portalampade e bobina ricevente. Ma Lorenzo Bazzocchi ha costruito anche una delle più stupefacenti invenzioni di Nikola Tesla, la cosiddetta “Tesla Coil” con cui, protetto da una gabbia di Faraday, Bazzocchi si misura all’inizio di questa performance.
“Sin dai primi momenti in cui ci imbattemmo nell’incredibile storia di Nikola Tesla ci tormentò l’idea di avere a che fare con una sorta di leggenda metropolitana – spiega Lorenzo Bazzocchi – com’era possibile che l’uomo che con i suoi brevetti aveva permesso la costruzione di una delle prime e più potenti centrali elettriche al mondo, imbrigliando le cascate del Niagara, potesse essere un perfetto sconosciuto? O che addirittura fosse lasciato nell’angolo più oscuro della storia scientifica del secolo appena passato, di cui chiaramente era stato il protagonista? Il fatto che fosse l’inventore del sistema trifase di distribuzione della corrente elettrica che tuttora alimenta le nostre industrie e le nostre case, che detenesse i brevetti del primo motore a corrente alternata e dei primi apparecchi di trasmissione radio (fino al clamoroso riconoscimento, nel 1943, da parte della suprema corte degli Stati Uniti, della paternità dell’invenzione della radio appunto, a scapito del nostro Marconi) non sembrava aver influito minimamente sulla notorietà dello scienziato serbo… Quando si staccò il primo fulmine (115 cm di lunghezza, certo ben poca cosa rispetto a quelli prodotti da Tesla nel suo laboratorio di Colorado Springs dove raggiunse il record del fulmine più lungo mai prodotto dall’uomo 260 piedi, circa 80 metri) dalla prima Tesla coil costruita e messa in funzione da Masque fu chiaro che molte delle ‘leggende’ relative allo scienziato serbo erano verità sacrosante…”
Risultato di quindici anni di studio, questa performance rappresenta una messa in scena unica nel suo genere nel panorama italiano, guidata dal desiderio di vedere riconosciuta l’opera e la speciale visionarietà di Nicola Tesla, finisce con offrire allo spettatore una vera esperienza nel campo scientifico, illuminante tanto metaforicamente quanto letteralmente.
Fonte: “Nikola Tesla. Lectures” Una performance ad alta tensione