Lo stadio Landieri resta chiuso

Lo stadio Landieri resta chiuso

Stadio Antonio LandieriLa burocrazia italiana colpisce ancora. L’8 novembre 2017 c’è stato il taglio del nastrino dello stadio Antonio Landieri a Scampia, intitolato al 25enne ucciso per errore dalla camorra il 6 novembre 2004. I lavori di sistemazione del campo di gioco, 110 metri per 60, sono iniziati in maggio.

Il campo in erba sintetica è stato realizzato grazie al riciclo di 77 tonnellate di gomma. Lo stadio ha una capienza di circa 3 mila posti. All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Luigi de Magistris, l’assessore ai giovani Alessandra Clemente e il coordinamento campano familiari vittime innocenti di criminalità. Qualcuno potrebbe pensare che lo stadio sia già aperto per permettere ai calciatori di allenarsi. Vi sbagliate. In Italia, purtroppo, il taglio del nastrino(foto) non significa struttura in funzione. Dopo la “sfilata” dei politici, infatti, lo stadio Il sindaco Luigi De MagistrisAntonio Landieri è tutto chiuso per colpa della burocrazia. Non è ancora arrivato il documento di fine lavori e senza di esso la struttura non può aprire. Altro problema è la mancanza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività(S.C.I.A.), un documento che serve per dare l’agibilità degli spalti. Senza di esso, il pubblico non può entrare per vedere le gare. Ma non finisce qui. L’illuminazione dello stadio è garantita solo da 12 fari su 24 e non è stata ancora effettuata la ristrutturazione di alcuni bagni. A parte il primo problema, di competenza dell’azienda che ha fatto i lavori, il resto è tutta responsabilità imputabile alle istituzioni. Quando si muoveranno il Comune di Napoli e l’VIII Municipalità? La burocrazia è il vero cancro di questo Paese.

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