Purtroppo i Cimiteri Capitolini sono sempre meno curati, oltre a dover vedere un ambiente del tutto disagiato e trasandato, le persone in visita ai loro cari defunti, rischiano continuamente scippati o derubati dalla malavita che si sta insediando tra le tombe.
A denunciare il tutto sono stati proprio un gruppo di cittadini della zona che, addirittura, il mese scorso hanno organizzato una protesta davanti al cimitero del Verano. Non sono solamente i ladri a disturbare la quiete dei cimiteri, ma ormai sono preda di tossici e spacciatori, che svolgono i loro loschi affari tra le tombe. Le agenzie di onoranze funebri che operano nei pressi di questi cimiteri, come ad esempio www.cattolicasanlorenzo.it, sono estremamente preoccupate per la situazione nonché amareggiate, per quanta monumentalità e bellezza venga sovrastata e messa da parte, per lasciare posto al disagio.
La perdita di una grande attrazione turistica
I musei capitolini, oltre ad essere un luogo sacro, dove ci si può sentire, ancora per un po’, vicini ai propri cari, purtroppo deceduti, sono anche un luogo di grande interesse monumentale e turistico. Infatti nelle guide della capitale, sono citati con grande orgoglio. Ma cosa potrà mai pensare un turista entrandoci dentro? Di certo, la prima cosa che salta all’occhio non è la bellezza dei marmi o la particolarità delle lapidi, ma una situazione di sgradevole disagio e degrado. Se ogni monumento o itinerario romano si riducesse in quel modo la capitale non sarebbe più la meta turistica che è oggi. Un grande peccato vedere i Cimiteri Capitolini nelle mani degli sciacalli, eppure ormai è diventato un grande problema visitarli a causa di mancanza di acqua, odori insopportabili e rinvenimenti di resti umani, è vero che si parla di cimiteri, ma qui si tratta di un vero e proprio film dell’orrore.
Il malcontento dei cittadini
Purtroppo non si tratta solamente di turismo, i cittadini romani sono seriamente amareggiati dalla situazione. È diventato praticamente impossibile andare a omaggiare le tombe con dei doni, perché vengono immediatamente rubati, anche se di poco valore. Inoltre, alcuni si lamentano della mancanza d’acqua, ad esempio nel museo laurentino, non è possibile che ci si debba portare l’acqua da casa per innaffiare i fiori. Senza parlare del fatto che si rischia continuamente di essere importunati o derubati da individui poco raccomandabili che si aggirano tra le lapidi in attesa della prossima vittima.
Una situazione sgradevole per chiunque abbia un amico o un parente sepolto nei cimiteri romani, persone che hanno paura ad avvicinarsi alle tombe senza macchina e altre che evitano proprio di andarci a loro malincuore. Un problema da risolvere al più presto, e non basteranno di certo due taniche d’acqua, si parla di una vera e propria opera di riqualificazione.