Una perdita involontaria di urina è il sintomo lampante che si sta vivendo una condizione d’incontinenza urinaria. A seconda della sua entità e della durata nel tempo della perdita urinaria, possiamo distinguere diversi casi, tra i quali c’è l’incontinenza urinaria da sforzo. Come ben suggerisce il termine, questa forma specifica, accade in conseguenza a uno “sforzo” fisico. Per sforzo non si deve semplicemente pensare al sollevamento di un oggetto un po’ più pesante. Con un po’ d’immaginazione, può essere uno sforzo anche una forte risata continua, che a causa di una contrazione addominale fa scatenare l’imbarazzante perdita di urina. Lo stesso vale anche per starnuti violenti e colpi di tosse. In generale, una perdita può essere generata da qualsiasi azione che comporti una pressione sui muscoli dell’addome e di conseguenza che aumenta la tensione muscolare sulla vescica.
Ai casi che scatenano una incontinenza urinaria da sforzo, si aggiungono, solo per le donne, gli effetti di un recente parto naturale oppure delle fasi della menopausa.
Dato che finora, non abbiamo nominato gli uomini, questo non vuol dire che essi non possono essere soggetti da incontinenza urinaria maschile, ma significa che i casi sono più rari e le cause sono diverse.
L’incontinenza urinaria da sforzo può essere risolta nei casi più lievi con una cura farmacologica oppure alleviata mediante una ginnastica correttiva. Quest’ultimo rimedio, consiste di opportuni esercizi fisici personalizzati e permette in qualche mese di tonificare i muscoli che agiscono sul pavimento pelvico. Solitamente è utilizzato per risolvere problemi d’incontinenza urinaria femminile e permette alla donna di riuscire a controllare meglio lo stimolo della minzione, limitando così le eventuali perdite di urina.
L’incontinenza urinaria è un disturbo che può essere curato e colpisce tutti gli individui senza distinzioni di età, basta pensare al disturbo dell’enuresi notturna dei bambini.
Che cos’è l’enuresi notturna?
E’ una forma particolare di incontinenza urinaria che si manifesta in modo involontario durante il sonno, sempre con una perdita di urina. Nel caso dei più piccoli è conosciuto come il classico problema della “pipì a letto”, giusto per capirci meglio. Tutti i bambini, e anche noi stessi, ci sono passati! Il problema dell’enuresi notturna, in questo caso, si risolve solo con il tempo e educando il proprio figlio a controllare lo stimolo della minzione notturna. Con gli anni diventa un’operazione automatica e non si hanno più perdite di urina durante il sonno, grazie anche a un blocco psicologico della minzione creato dal nostro stesso organismo. A tutte le età, è sempre buona norma svuotare la vescica prima di andare a letto.
L’incontinenza urinaria può manifestarsi in molteplici modi e spesso la miglior cura è rappresentata proprio dalla prevenzione e dalla giusta conoscenza sull’argomento. Scopri di più sul sito www.curaincontinenza.it