Creare un sito significa appoggiarsi a un server. Devi sceglierne uno che si confaccia alle tue esigenze. Che sia il Virtual Private Server? Vediamo…
Quando decidi di allargare l’orizzonte dei tuoi affari con l’aiuto di un sito Internet sai già che sarai obbligato a dedicarti a molti aspetti: estetica accattivante, contenuti utili, aggiornamenti costanti. Però a qualcuno (magari non a te) sfugge l’importanza della scelta del server, la colonna che reggerà l’intero apparato.
Secondo Giga.it unuindi ormai Q server VPS (Virtual Private Server), detto anche VDS (Virtuale Dedicated Server), costituisce spesso una soluzione ideale, non per niente alquanto diffusa al giorno d’oggi. Infatti, di frequente sono gli stessi provider a proporla come Iaas, vale a dire Infrastructure as a Service. Continuando con le sigle, si tratta di una VM, ossia una virtual machine collegata a un’apparecchiatura vera e propria. Le sue funzioni somigliano parecchio a quelle offerte da un server esclusivo.
Dove trovarlo
Sono i servizi di hosting a fornire i VPS, facenti capo a un hardware reale (gestito da un cosiddetto hypervisor, software che distribuisce le risorse a disposizione). Ciascuno ha il suo OS – ormai ci abbiamo preso gusto – cioè un sistema operativo autonomo.
Questo significa che ogni amministratore ha facoltà di gestire nella maniera che preferisce i dati che immette. Il fatto che il server “fisico” sia in condivisione con altri utenti non pone alcun tipo di ostacolo o di difficoltà.
Siccome è di websites o di blog a scopo commerciale che parliamo, ognuno – attraverso i “permessi root” – può aggiungere gli accessori consentiti utili alla sua attività, dalle caselle e-mail alle misure di sicurezza.
Un’interessante sintesi
In effetti, è di un punto di incontro che stiamo parlando: quello tra un server tutto tuo (che solitamente ha costi più consistenti) e uno normalmente condiviso che però sottostà a regole generali.
Il principio è aumentare, secondo modalità prestabilite e con un minimo garantito, le possibilità di “manovra” senza far crescere esageratamente i prezzi. La ragione che sta dietro non è così misteriosa: una “sede centrale” unica deve affrontare meno spese (anche di controllo o manutenzione) rispetto a tanti componenti separati.
Quali vantaggi tangibili?
D’altronde, tramite incapsulamento, ogni “ramo” del VPS mantiene una certa indipendenza, pur avendo funzioni parallele ai “coinquilini”.
Anzi, semmai qualcuno di questi ultimi restasse inoperoso per un po’, godresti perfino di energie aggiuntive, dato che l’hypervisor in tal caso suddivide simili “rimanenze” fra le sue parti dedicate ancora attive.
E se una dovesse disgraziatamente beccarsi un malware, niente paura: non è trasmissibile alle altre.
Quali gli svantaggi, allora?
Ne parlavamo prima: un accesso personalizzato alla tua “stanza” implica prezzi più elevati in confronto a pacchetti in cui la condivisione è meno personalizzata. Sul fronte opposto, non hai possibilità di intervenire sull’hardware, né su alcuni collegamenti legati al web. Del resto, più paghi più sei autosufficiente.
È l’evidente meccanismo che regola, per esempio, il cloud hosting, piuttosto simile per concezione al server VPS.
A quali clienti è più adatto?
Se sei alle prime armi e la rete non è il tuo forte (quantomeno per il momento), meglio pensare a formule ulteriormente semplici.
Se invece hai già accumulato un minimo di esperienza (bastevole ad amministrare un piccolo server e a ritenere che il tuo progetto abbia mire più precise e necessiti quindi di una sorta di “taglio sartoriale”) ma il tuo problema prevalente è il lato economico, il VPS rappresenta un buon compromesso.
Un semplice blog o delle pagine informative o aziendali hanno bisogno di meno cure e possono accontentarsi di offerte meno onerose; al contrario, le communities già abbastanza estese o i negozi on line devono essere adeguatamente supportate sul piano tecnico quando si verificano sovraccarichi di visite. E qualora ci volessero dei software aggiuntivi, sarebbe facile accorparli, come specificheremo tra un attimo.
Qualche altra osservazione
Poter contare su canoni fissi mensili non è un dettaglio da trascurare. Inoltre, grazie alla scalabilità, il VPS si adatta particolarmente alle società di portata media. E se le esigenze dovessero crescere (in qualche modo, è sempre auspicabile), non preoccuparti: le dotazioni possono essere implementate passando alle tariffe successive.
Quest’ultima è una peculiarità significativa: perfino i server singoli abbisognano di impegnativi trasferimenti di dati in frangenti del genere; al VPS, dal canto suo, basta solo sbloccare qualche comando.