Tra tradizione ed innovazione, crescono le start up del libro

Anche il mercato dell’editoria è stato investito dall’ondata di nuove start up, che permettono di rinnovare l’esperienza di lettori e fruitori di librerie attraverso idee innovative e nuove applicazioni. È importante questa attenzione nei confronti della letteratura, il cui mercato sta recentemente soffrendo a causa della rivoluzione digitale. Soprattutto il settore del cartaceo, infatti, ne è stato notevolmente ridimensionato. Per quanto a sostituirlo ci siano anche libri e riviste in formato digitale, il grosso concorrente della lettura oramai è un altro: i social media. Il tempo che molti giovani e non passano su internet sottrae molto tempo alla lettura. Di fatto, se prima il concorrente potevano essere le trasmissioni televisive, ora si ha a che fare con informazioni e messaggi letti sui social media. Sebbene differiscano molto come esperienze

 

Questo porta un numero crescente di italiani a dedicare un sempre minor tempo alla lettura: secondo i dati ISTAT, nel 2015 solo il 42% degli italiani di età superiore ai 6 anni ha letto almeno un libro in un anno per motivi non strettamente scolastici o professionali. Il dato risulta allarmante e sottolinea l’importanza di rivedere alcuni tratti nel mondo della cultura.

 

Proprio per questo una manifestazione del calibro del Salone del Libro di Torino si premura, ogni anno, di ospitare al proprio interno uno spazio dedicato alle realtà emergenti delle start up che hanno come focus il mondo letterario, chiamato A book to the future. Un fortunato esempio degli ultimi anni è quello di City Teller: questa piattaforma è un vero e proprio social che mette in comunicazione milioni di appassionati di letteratura sul territorio italiano. Obiettivo di questo progetto è di mettere in connessione lettori, libri e luoghi letterari: attraverso una mappa interattiva è possibile collegare a determinati luoghi nel mondo una citazione bibliografica che li riguarda. In questo modo si rende la cultura più interattiva, permettendo agli utenti di camminare per la propria città ed al contempo immergersi in un universo fittizio parallelo. Questa start up, nata dall’incubatrice del Politecnico di Torino ha avuto un notevole successo, in coesione con la promozione del patrimonio culturale e turistico italiano.

 

Da Milano arriva invece Tribook, una piattaforma dedicata alle librerie indipendenti il cui obiettivo è mettere in contatto librai ed utenti attraverso una piattaforma comunitaria e attraverso l’e-commerce.

 

Numerose sono anche le piattaforme di storytelling legate ai social media: da una parte Intertwine, spazio dove la community può cooperare al fine di scrivere e modificare testi, e Flook, dove invece è possibile arricchire la propriia esperienza di autore e di lettore con propri contributi multimediali e note, in modo da personalizzare e condividere queste aggiunte.