Ormai è un dato certo: il mondo ha bisogno di una mano. Questo nuovo supporto che il nostro pianeta richiede, non deve necessariamente partire dalle multinazionali, perché il nostro contributo massiccio vale molto più di quanto si potrebbe credere. Cosa succederebbe se nessuno di noi si impegnasse in una data attività? Il mondo smetterebbe di funzionare e l’economia si arresterebbe. Questo è quello che sta succedendo negli ultimi anni al nostro pianeta, si sta arrestando, le risorse stanno per finire e noi dobbiamo contribuire attivamente ad una catastrofe che interesserà le generazioni future. Come? Camminando con i mezzi pubblici, riducendo gli sprechi d’acqua e, soprattutto, attraverso un impegno attivo nella differenziazione dei rifiuti al momento della loro raccolta. Ma come possiamo rendere più efficiente questo processo? Attraverso degli incentivi. Molti paesi stanno infatti offrendo dei punti sulla base della qualità della raccolta differenziata da parte di ogni nucleo familiare? 15 bottiglie di plastica nel giusto contenitore potrebbero fare la differenza al cittadino che non vuole spendere una cifra alta per la tassa sui rifiuti. L’uomo è un doppiogiochista e, per salvare il pianeta, non capendone l’importanza, bisogna corromperlo.
La mancanza di un senso civico
Purtroppo la causa principale della nostra condizione attuale, dipende pesantemente dal fatto che siamo dei gran maleducati. Sporcare il nostro mare o gettare la carta per terra ci risulta probante, ma a quel vantaggio? Bisogna intensificare le multe di fronte questa totale indifferenza perché, nel giro di poco tempo, noi apparentemente vittime, risulteremo essere gli unici colpevoli della morte del nostro pianeta. Usiamo imballaggi senza capirne l’ingombro e i costi, usiamo batterie che buttiamo nell’indifferenziata senza coscienze e ci ostiniamo a comprare bottiglie di plastica quando potremmo bere l’acqua del nostro rubinetto. Qual è il nostro reale problema? Siamo vittime di questo consumo? Sbagliato. Siamo solo i colpevoli di un acquisto immotivato, di spese che non hanno un movente fondato alla base. Compriamo perché ci va, non capendo cosa comporta anche l’acquisto, in termini di smaltimento, di una maglietta.
Non gettare in strada e chiedere una mano
Solo nella nostra capitale, annualmente vengono gettate oltre 2 miliardi di cicche, il che risulta spaventoso alla luce di un’intera nazione che si muove a questo ritmo. Cosa costa denunciare una ditta edile che smaltisce impropriamente rifiuti tossici? Cosa costa chiedere dove va buttato l’alluminio se non si sa dov’è? Visitando il sito www.novaecologica.it scoprirete le modalità per un corretto smaltimento di amianto, eternit e tutte quelle altre realtà illegali del mondo edilizio. Eppure i cittadini dovrebbero sapere che un mozzicone di sigarette ha tempi di decomposizione lunghissimi e, sapere al contempo, che respirare polveri dannose per un certo periodo di tempo potrebbe provocare forti patologie e malori ai vostri polmoni. Volete questo? Volete questo per i vostri figli? Volete fare morire questo mondo insieme ai vostri polmoni o avete intenzione di svegliare le vostre coscienze e salvare la vostra casa? A voi la riflessione, nella speranza che chiamate i giusti contatti che non lavorano a discapito delle mafie e del nostro ambiente.