L'assegno unico e universale è in vigore dal 2022, ma ha fatto segnare una serie di modifiche per quest'anno. Si tratta di una misura molto importante per le famiglie con figli a carico, capace di garantire un valido aiuto per fronteggiare situazioni economiche e pratiche piuttosto complicate.
Ecco cosa bisogna fare per richiedere questo assegno e quali sono i requisiti per prendervi parte. Sono numerose le regole da conoscere per accedere a questo sistema e trarne i dovuti benefici.
Chi può accedere all'assegno unico e universale 2024
L'assegno unico figli 2024 nasce con l'obiettivo di sostenere la genitorialità e la natalità tramite l'erogazione di un importo a cadenza mensile. Per accederlo, bisogna essere cittadino italiano o quantomeno dell'Unione Europea, o in possesso di un permesso di soggiorno permanente o dalla durata superiore ai sei mesi.
Allo stesso tempo, la misura richiede l'accesso al pagamento dell'imposta di reddito e la residenza in Italia. Per chi ha uno o più figli dall'età compresa tra i 18 ei 21 anni, è essenziale che frequentare un corso di laurea o di formazione scolastica o professionale, o dover avere un reddito al di sotto degli 8000 euro all'anno, essere registrati presso il centro per l'impiego o svolgere il servizio civile.
Come funziona l'assegno unico e universale
L'assegno unico e universale si chiama in questo modo perché si rivolge a ciascuna famiglia con figli a carico, compresi conviventi, affidatari e nuclei con figli diversamente abili. Inoltre, viene denominato universale perché possono accedervi anche le famiglie con un ISEE al di sopra della soglia di 43240 euro, senza alcun tipo di limitazione.
L'importo dell'assegno varia a seconda dell'ISEE del rispetto del nucleo familiare, dell'età effettiva dei figli a carico e di una lunga serie di parametro. Chi non dispone di alcun ISEE accede comunque a un importo standard. È possibile presentare la domanda chiedendo aiuto al Patronato o sul sito Internet dell'INPS, tramite sia computer sia dispositivi mobili.
Le modifiche per quanto riguarda il 2024
Il 2024 non presenta particolari modifiche in merito all'assegno unico e universale. Chi già lo percepisce non è tenuto a presentare alcuna domanda di rinnovo, anche se bisogna effettuare la giacenza per l'ISEE dal mese di gennaio per effettuare il riconteggio dell'importo da ricevere. Per ciò che riguarda i genitori con figli neonati, la domanda può essere presentata dopo aver ottenuto il codice fiscale del bimbo.
Anche nel 2024 l'assegno unico viene rivalutato a seconda del relativo tasso, che per quest'anno ha una percentuale pari al 5,4%. Ad ogni fascia ISEE corrisponde una somma da ricevere, che per il periodo in corso viene data in leggero aumento. Inoltre, i nuclei familiari numerosi con quattro o più figli, quelli con disabili e i madri giovani possono richiedere un'apposita maggiorazione economica.
Le conclusioni sull'assegno unico e universale per figli a carico
Nel complesso, l'assegno unico e universale del 2024 si conferma come un'opzione da tenere in seria considerazione per affrontare al meglio le spese mensili. Bisogna sempre ricordarsi di rinnovare il modello ISEE e presentare le domande rispettando modalità e cadenze. L'obiettivo resta sempre quello di garantire un valido aiuto ai nuclei familiari con figli. La misura manifesta il chiaro impegno dell'esecutivo di venire incontro alle esigenze economiche dei cittadini in difficoltà.